Qualità d’Immagine Migliorata, File Più Piccoli, Compatibilità Totale
Jpegli
In un mondo digitale dove la velocità di caricamento delle pagine web è cruciale, le immagini compresse rappresentano un compromesso tra qualità visiva e prestazioni. Google, tuttavia, è sul punto di cambiare le regole del gioco introducendo “Jpegli”, una libreria di codifica open-source che promette un miglioramento del 35% nel rapporto di compressione rispetto alle tecniche di codifica JPEG tradizionali.
Jpegli: Un’Innovazione nella Codifica JPEG
Jpegli rappresenta un avanzamento significativo nel campo della codifica e decodifica delle immagini JPEG. Essendo completamente compatibile con il formato JPEG a 8 bit, le immagini codificate con Jpegli possono essere aperte con qualsiasi browser, editor di foto o visualizzatore immagini senza problemi. Ciò significa che, nonostante sia un metodo di codifica avanzato, Jpegli non introduce un nuovo formato di file, bensì ottimizza quello esistente.
L’obiettivo di Google con Jpegli
L’obiettivo di Google con Jpegli è di fornire una compressione delle immagini più efficace, riducendo al minimo la perdita di qualità. Questo si tradurrà in tempi di caricamento delle pagine più rapidi, grafica di qualità superiore sui siti web e minori costi operativi per le attività online. Inoltre, Jpegli potrebbe diminuire la dipendenza del web da WebP, un formato di immagine creato da Google che, nonostante l’adozione da parte di numerose CDN, non ha raggiunto una diffusione capillare.
Con un miglioramento del 35% nel rapporto di compressione, Jpegli supera di gran lunga altri encoder, come il popolare MozJPEG, che offre solo un miglioramento del 20% rispetto alla compressione JPEG tradizionale.
Un punteggio ELO più alto indica una migliore prestazione aggregata nello studio del valutatore. Possiamo osservare che jpegli a 2,8 BPP ha ricevuto un punteggio ELO più alto rispetto a libjpeg-turbo a 3,7 BPP, un bitrate superiore del 32% rispetto a Jpegli.
Tecnologia e Innovazione Dietro Jpegli
Al cuore di Jpegli si trova una versione migliorata dell’algoritmo di euristica di quantizzazione adattiva di JPEG XL, un formato di file di nuova generazione che ha visto una breve fase di test in Chrome prima di essere messo da parte. Nonostante JPEG XL abbia circa tre anni, Jpegli lo porta un passo avanti, integrando tecnologie innovative come un set ottimizzato di matrici di quantizzazione che preserva la qualità dell’immagine durante il processo di compressione.
Interessante è anche la capacità di Jpegli di codificare immagini a più di 10 bit mantenendo la compatibilità con il formato a 8 bit; ciò significa che, se un’applicazione o un browser supporta la decodifica Jpegli, potrà visualizzare l’immagine a più di 10 bit. In caso contrario, l’immagine verrà visualizzata come 8 bit.
Adozione e Impatto di Jpegli
Jpegli è disponibile gratuitamente su Github, essendo un progetto open-source. Ciò permette a chiunque, sia individui che aziende, di utilizzare questa tecnologia per codificare e decodificare immagini. Tuttavia, l’adozione di Jpegli tra app, browser e CDN potrebbe essere lenta e, nonostante la sua compatibilità all’indietro, alcuni sviluppatori potrebbero scegliere di evitarne l’uso.
Si prevede che i servizi di Google saranno tra i primi ad adottare pienamente Jpegli, sfruttando il notevole miglioramento nel rapporto di compressione per ridurre significativamente i costi operativi di servizi come Google Photos, senza compromettere la qualità dell’immagine o l’usabilità.
Un Futuro più Veloce e Bello per Internet
Jpegli si profila come una tecnologia promettente, capace di accelerare il web e renderlo più attraente, grazie a una compressione delle immagini più efficiente e a file di dimensioni ridotte. Con la sua completa compatibilità all’indietro e il potenziale per migliorare significativamente la qualità visiva senza sacrificare le prestazioni, Jpegli potrebbe rappresentare un vero punto di svolta nella gestione delle immagini online.
L’implementazione e l’ampia adozione di Jpegli potrebbero non solo ottimizzare l’esperienza utente online ma anche contribuire a una riduzione sostanziale dei costi per le aziende web, segnando l’inizio di una nuova era nel campo della compressione delle immagini digitali.