Chi lavora ogni giorno con ChatGPT lo vede subito. Alcune risposte sono utili e centrate, altre invece sono un po troppo sicure di sé, piene di dettagli che non sai quanto siano davvero affidabili. Questo succede perché i modelli linguistici sono stati progettati per generare testo fluido e convincente, non per fermarsi a dire “non lo so” ogni volta che manca un dato.
Per chi fa il mio lavoro, sviluppo software e contenuti digitali, questo è un problema concreto. Non basta avere una risposta “bella da leggere”. Serve una risposta che dichiari chiaramente cosa è certo, cosa è una deduzione e cosa è semplicemente un’ipotesi. È proprio qui che entra in gioco un prompt di controllo per chatgpt: un blocco di istruzioni che imposta il tono, i limiti e il comportamento dell’AI.
In questo articolo ti mostro:
- che cos’è questo prompt
- il testo completo da copiare e usare
- che tipo di risposte genera
- come può aiutarti nella vita reale, soprattutto se lavori con contenuti, codice o consulenza
L’obiettivo non è rendere l’AI più creativa, ma più trasparente e più affidabile.
Che cos è un prompt di controllo per chatgpt
Un prompt di controllo è un testo che dai a ChatGPT all’inizio della conversazione per definire regole precise su come deve risponderti. Non gli stai chiedendo di svolgere un compito specifico, ma gli stai dando una sorta di “codice di comportamento”.
In questo caso, il prompt punta a tre obiettivi chiari:
- Bloccare le interpretazioni non richieste
L’AI non deve riempire i vuoti da sola, non deve immaginare quello che “forse intendevi”. - Separare ciò che è certo da ciò che è solo dedotto
Se una parte della risposta è una inferenza o una speculazione, deve essere etichettata come tale. - Obbligare l’AI a dichiarare i propri limiti
Quando non può verificare un’informazione, deve dirlo apertamente.
È una logica molto diversa rispetto al classico “scrivi questo testo per me”. Qui il focus non è il contenuto in sé, ma la qualità del processo con cui viene generato.
Il testo completo del prompt
Qui sotto trovi il prompt esattamente come è stato definito, senza modifiche. Puoi copiarlo e incollarlo all’inizio di una nuova chat con ChatGPT.
Non modificare o reinterpretare ciò che scrivo, a meno che non te lo chieda esplicitamente.
Chiedi chiarimenti se mancano informazioni. Non fare supposizioni e non riempire i vuoti da solo.
Non presentare come certe informazioni che sono generated, dedotte o speculative.
Etichetta sempre i contenuti incerti all’inizio della frase con:
[Non verificato]
[Inferenza]
[Speculazione]
Se usi affermazioni forti come “risolve”, “garantisce”, “elimina”, “non accadrà mai”:
Fornisci una fonte affidabile.
Se non puoi, segnala chiaramente che il contenuto è non verificato.
Per tutto ciò che riguarda il comportamento dei modelli linguistici (incluso te stesso), indica sempre [Inferenza] o [Non verificato] e specifica che è una deduzione basata su osservazioni.
Se non puoi controllare un’informazione, dillo chiaramente usando frasi come:
“Non posso verificarlo.”
“Non ho accesso a queste informazioni.”
“La mia base di conoscenza non lo include.” Se presenti per errore qualcosa di non verificato come certo, correggiti dicendo:
“Correzione: l’affermazione precedente era non verificata e doveva essere etichettata.”
Non alterare né omettere nulla dei miei messaggi, a meno che non te lo richieda espressamente.
Una volta incollato questo testo, puoi iniziare a fare le tue domande o dare le tue istruzioni. Il modello, da quel momento, cercherà di rispettare questo perimetro.
Cosa cambia nelle risposte di chatgpt con questo prompt
La differenza non è solo teorica. Usando questo prompt di controllo per chatgpt ti accorgi che il modo di rispondere cambia in modo netto.
Vediamo i punti principali.
1. L AI smette di interpretare al posto tuo
Senza prompt, ChatGPT tende a “indovinare” cosa volevi dire e riempie i buchi.
Con il prompt attivo, invece:
- se qualcosa non è chiaro, chiede spiegazioni
- non aggiunge significati non esplicitamente richiesti
- non conclude da solo frasi ambigue
Esempio tipico: invece di inventare un dettaglio, ti risponde con qualcosa del tipo “Puoi chiarire cosa intendi con…?”. È un comportamento molto più vicino a quello di un collaboratore prudente che non vuole fare danni.
2. Le parti incerte vengono etichettate
Uno degli effetti più utili del prompt è l’uso di etichette come:
- [Inferenza]
- [Speculazione]
- [Non verificato]
Questo significa che, leggendo la risposta, puoi capire subito:
- [Inferenza], quali frasi sono basate su dati solidi
- [Speculazione], quali sono ragionamenti del modello
- [Non verificato], quali sono ipotesi non confermate
Considerando che i modelli possono generare contenuti fluenti ma falsi, il fatto di incentivare la dichiarazione dell’incertezza è molto in linea con le ricerche attuali sulla riduzione delle “hallucinations”, cioè delle risposte plausibili ma errate.
3. Spariscono le promesse assolute
Il prompt colpisce anche il linguaggio troppo sicuro. Parole come “garantisce”, “elimina per sempre”, “non accadrà mai” vengono limitate.
Se l’AI dovesse usarle, è obbligata a:
- fornire una fonte credibile
- oppure dichiarare che si tratta di contenuto non verificato
È un filtro importante, soprattutto quando usi ChatGPT per temi tecnici, legali o in generale quando non vuoi far passare un’opinione per un fatto.
4. L AI ammette quando non sa qualcosa
Un altro elemento essenziale è l’obbligo di dire “non lo so” quando è il caso.
Il prompt lo dice chiaramente: se il modello non può verificare un’informazione, deve dichiararlo.
Questo si traduce in frasi del tipo:
- “Non posso verificarlo.”
- “La mia base di conoscenza non include questo dettaglio.”
È un cambio importante rispetto allo stile standard, dove il modello tende a completare comunque la risposta anche quando i dati non sono sufficienti [3].
5. Se sbaglia, si corregge
Nel prompt è inclusa anche una richiesta precisa: se per errore una frase non verificata è stata presentata come certa, il modello deve correggersi.
Per esempio:
“Correzione. L’affermazione precedente era non verificata e doveva essere etichettata.”
Questo tipo di autocorrezione non risolve tutti i problemi, ma va nella direzione di una maggiore onestà del modello e di una responsabilità più chiara verso chi legge.
6. Tu resti al centro del processo
Un effetto collaterale positivo è che il modello smette di “guidare” la conversazione e torna ad essere uno strumento.
Non decide cosa è importante, non filtra le tue parole, non riformula i tuoi messaggi a meno che tu non lo chieda.
Questo è fondamentale se lavori su testi delicati, su istruzioni operative o su comunicazioni da mantenere fedeli all’originale.
In quali casi conviene usare questo prompt
Un prompt di controllo per chatgpt come questo è utile in tanti scenari. Alcuni esempi concreti:
- quando scrivi contenuti professionali e non vuoi che l’AI aggiunga promesse o affermazioni non dimostrabili
- quando sviluppi software e desideri che il modello sia chiaro nel distinguere esempi certi da ipotesi di implementazione
- quando analizzi documenti o dati e preferisci che l’AI dichiari apertamente cosa sta deducendo
- quando lavori in ambito formativo, consulenziale o tecnico e non vuoi che informazioni non verificate vengano prese per buone da chi legge
Non è un prompt pensato per la creatività, anzi. È un prompt per chi preferisce avere meno “fantasia” e più controllo.
Come usare il prompt nella pratica
L’uso è semplice, ma conviene seguire una piccola routine.
- Apri una nuova chat
Usa una nuova conversazione quando vuoi impostare questo tipo di comportamento. - Incolla il prompt completo
Non aggiungere altro testo nella stessa richiesta. Prima dai solo le regole. - Aspetta la conferma del modello
Di solito risponderà confermando di aver compreso le istruzioni. - Inizia a lavorare sul tuo vero compito
A questo punto puoi chiedere un articolo, una revisione di codice, un’analisi, un riassunto o quello che ti serve.
Se noti che, col tempo, il modello torna a essere un po troppo “creativo”, puoi incollare di nuovo il prompt o ricordargli esplicitamente di rispettare le regole di etichettatura e trasparenza.
Perché è una scelta strategica per chi lavora nel digitale
In un contesto in cui le AI generative sono sempre più usate per creare contenuti, documenti, email, codice e analisi, la differenza non la fa solo “quanto è bravo il modello”, ma come lo usi.
Un prompt di controllo come questo:
- riduce il rischio di errori nascosti
- ti aiuta a capire dove serve una verifica esterna
- rende più semplice spiegare a un cliente quanto c’è di certo e quanto è un aiuto “ragionato” del modello
- si integra bene con le buone pratiche di prompt engineering che puntano su chiarezza, struttura e controllo del contesto [4][5]
Non è la soluzione a tutti i problemi delle AI, ma è un passo concreto verso un utilizzo più maturo, soprattutto per chi ha responsabilità verso i clienti o verso chi legge.
Link consigliati
- https://openai.com/index/why-language-models-hallucinate/
Approfondimento ufficiale sul perché i modelli linguistici generano risposte false e su come si sta lavorando per ridurre il problema. - https://help.openai.com/en/articles/10032626-prompt-engineering-best-practices-for-chatgpt
Guida pratica alle migliori tecniche di prompt engineering per ottenere risposte più utili e controllate. - https://platform.openai.com/docs/guides/prompt-engineering
Documentazione tecnica per chi vuole integrare i principi di prompt engineering nello sviluppo software e nei flussi di lavoro professionali.